Il nuovo paradigma: città digitali e nuove aree di innovazione industriale | Funds Grid

15 July 2013
Category
news
Comments 0

nealStiamo vivendo una nuova era di convergenza digitale e di sconvolgimenti di equilibri nel mondo delle tecnologie di comunicazione.

Emergono nuovi scenari di integrazione tra layer applicativi e una dimensione sociale che stanno portando a un cambiamento comportamentale e di modelli produttivi che richiedono di essere protagonisti attivi del mondo moderno, per non esserne tagliati fuori.

Il nuovo paradigma ci offre l’opportunità di essere creatori e innovatori, di essere i primi.

La nostra capacità di disegnare il futuro costituirà il turbo necessario per innescare l’innovazione e lo sviluppo tecnologico che sono i catalizzatori fondamentali di un’economia veneta competitiva, forte, libera.

Fin da subito d’altro canto le nostre amministrazioni possono avvalersi di piani di intervento che possono anticipare il ruolo da protagonisti che possiamo e dobbiamo recitare nella odierna società globale dell’informazione.

Abbiamo individuato due grandi piani di innovazione industriale che permettono di risolvere alcuni nodi irrisolti che impediscono uno sviluppo sociale.

Centri Storici

Il piano di rivitalizzazione dei centri storici si basa da un lato sulla facilitazione del finanziamento di start up e bootstrap innovative e tecnologiche, dall’altro sulla facilitazione burocratica e l’agevolazione fiscale per le imprese ad alto grado di innovazione e digitali. Nel primo caso le amministrazioni e gli enti pubblici che desiderino realizzare il piano grazie alla consulenza di Digitnut potranno agire da facilitatori e catalizzatori di opportunità di investimento da parte di business angel e venture capital attraverso tavoli di coinvolgimento e ingaggio degli attori, grazie anche all’organizzazione e all’istituzionalizzazione di eventi anche periodici (sull’esempio dei “first tuesday” londinesi) che permettano forme di networking.

Le nuove attività innovative e digitali a basso impatto infrastrutturale e logistico godranno dell’immersione in un nuovo e inedito “campus” tecnologico e sociale che sono le nostre città!

L’inserimento del campus tecnologico farà aumentare le persone giovani nel centro storico e a usufruire di servizi di giorno e la sera.

Dalle zone industriali alle aree di innovazione

Il piano è concepito per ridare vita alle nostre aree produttive.

La crisi socio-economica italiana ha infatti trasformato le nostre aree produttive e artigianali in cimiteri industriali. Esse d’altro canto presentano tutt’ora delle potenzialità inespresse.

Lo sfruttamento di eventuali arterie informatiche già esistenti, coniugato con la disponibilità di spazi dell’area industriale e artigianale le cui proprietà hanno l’esigenza di una rapida messa a reddito, rappresenta un’opportunità straordinaria di sviluppo economico.

Anche in questo caso il piano coniuga da un lato la facilitazione del finanziamento di start up e bootstrap innovative e tecnologiche, dall’altro la facilitazione burocratica e l’agevolazione fiscale per le imprese ad alto grado di innovazione e digitali. Nel primo caso le amministrazioni e gli enti pubblici che desiderino realizzare il piano grazie alla consulenza di Digitnut potranno agire da facilitatore e catalizzatore di opportunità di investimento da parte di business angel e venture capital attraverso tavoli di coinvolgimento e ingaggio degli attori, grazie anche all’organizzazione e all’istituzionalizzazione di eventi anche periodici (sull’esempio dei “first tuesday” londinesi) che permettano forme di networking.

Nei quartieri delle nostre città

I quartieri delle noste città sono caratterizzati da un grande numero di edifici vuoti, che possono trovare la loro riqualificazioni in spazi di co-working. Il coworking è uno stile lavorativo che  attrae tipicamente professionisti che lavorano a casa, liberi professionisti o persone che viaggiano frequentemente e finiscono per lavorare in relativo isolamento. Grazie all’attività del coworking c’è il raduno sociale di un gruppo di persone che stanno ancora lavorando in modo indipendente, ma che condividono dei valori e sono interessati alla sinergia che può avvenire lavorando a contatto con persone di talento.

In alcune città italiane la riqualificazione di questi spazi è stata sponsorizzata da fondazioni e aziende private. Compito delle amministrazioni e degli enti locali è di individuare spazi e sinergie per realizzare questi progetti. Spesso manca il catalizzatore. L’ente locale deve giocare questo ruolo importante per il rilancio della città.